Nell’ambito degli scopi associativi, con particolare riguardo alla diffusione di informazione e formazione corretta sui temi legati alle Diversità neurologiche e comportamentali nell’ambito scolastico, l’Associazione propone un progetto divulgativo e formativo rivolto alle famiglie di persone neurodivergenti minori e non, frequentanti istituti scolastici di primo e secondo grado ( in caso di maggiorenni anche frequentanti università o corsi formativi post-diploma), per soddisfare la crescente necessità di trovare informazioni specifiche circa tutti gli adempimenti burocratici che è necessario compiere per poter tutelare in ogni ambito i loro figli e metterli in condizione di avere una vita autonoma e soddisfacente su ogni piano.
Il progetto , per ora attivo come pilota a Giussano nella sede dell’associazione, consiste in uno sportello di consulenza orientativa e informativa rivolto alle famiglie degli individui Neurodivergenti per offrire loro indicazioni operative e informazioni orientative su:
- percorsi diagnostici
- percorsi terapeutici
- percorsi di richiesta di sostegno scolastico
- percorsi di inserimento lavorativo
- percorsi di inserimento universitario
- percorsi di supporto genitoriale
- percorsi di supporto allo studio
Lo sportello opera sia nella sua sede fisica a Giussano per due giorni alla settimana in orario d’ufficio sia online su appuntamento. Gli slot di consulenza sono tenuti da operatori formati dal comitato direttivo dell’associazione che è supportata da clinici esperti in neurodivergenze. Ogni slot dura 50 minuti. Il fee che viene richiesto al pubblico è di 10 euro in cui è compresa la tessera associativa della validità di un anno.
LA NEURODIVERGENZA
Il 15-20% della popolazione mondiale è neurodivergente; si stima che il 2% sia autistico. Nonostante molte persone autistiche siano talentuose, qualificate e desiderose di lavorare, solo il 29% delle persone autistiche ha un impiego a tempo pieno.
Neurodivergenza è il termine che indica quando il cervello di una persona elabora, apprende e/o si comporta in modo diverso da quello considerato “tipico”. Un tempo era considerata un problema o un’anomalia, oggi i ricercatori affermano che la neurodivergenza può anche avere molti vantaggi.
Non si tratta di una disabilità, ma di una differenza nel funzionamento del cervello. Con questo cambiamento, gli operatori non trattano più la neurodivergenza come una malattia. Al contrario, mettono in luce i diversi metodi di apprendimento e di elaborazione di informazione delle persone neurodivergenti.
Sotto il termine ombrello di neurodivergenze, rientrano tutti i modi coerenti e strutturati in cui il cervello funziona in modo diverso rispetto alla norma, tra cui ADHD, autismo, plusdotazione e DSA.

